27 Gennaio giornata della memoria

“È anzi mia opinione che il male non possa mai essere radicale, ma solo estremo; e che non possegga né una profondità, né una dimensione demoniaca. Può ricoprire il mondo intero e devastarlo, precisamente perché si diffonde come un fungo sulla sua superficie. È una sfida al pensiero, come ho scritto, perché il pensiero vuole andare in fondo, tenta di andare alle radici delle cose, e nel momento che s’interessa al male viene frustrato, perché non c’è nulla. Questa è la banalità. Solo il bene ha profondità, e può essere radicale.”
Hannah Arendt (1905-1975)

In occasione della Giornata della Memoria 2018, settantatre anni dopo l’apertura dei cancelli del campo di concentramento di Auschwitz il 27 gennaio 1945, ci vogliamo fermare per ricordare, ascoltare e vedere ciò che è stato l’orrore della Shoah, l’annientamento sistematizzato di un popolo ma anche di chiunque – avversario o minoranza – si oppose alla mortifera ideologia e tirannia nazifascista.

Anche noi vogliamo combattere con forza e con gli strumenti che ci appartengono di più – la riflessione, lo studio, l’ascolto, la creatività e il confronto democratico – ogni tentativo di far prevalere, anche oggi come allora, logiche di violenza, razzismo ed esclusione nella nostra società.